Taylor Swift si fa sentire. La cantante lancia un messaggio contro l’industria musicale e gli stereotipi di genere. Decide di denunciare il sessismo che purtroppo fa da padrone in molti settori, compreso quello musicale. Durante un’intervista a Apple Music, Taylor confessa che avrebbe preferito che si parlasse di lei per il suo lavoro e non per i suoi legami sentimentali: “Quando avevo 23 anni, le persone mi riducevano, facevano slideshow sulla mia vita sentimentale e ci mettevano dentro persone che erano state sedute una volta vicino a me a una festa”.
“È un modo di prendere una donna che sta facendo il suo lavoro e ha successo nelle cose che fa, e di minimizzare tutte queste sue capacità prendendo qualcosa che ognuno fa nei propri periodi bui. La cosa è semplicemente slut-shame (cioè far sentire una donna inferiore ndr.)” dichiara la Swift. E ne parla perché non vuole che la cosa si ripeta. Descrive i dettagli di questa situazione, di come maschi e femmine vengono trattati in modo diverso: “Non voglio che succeda più e non penso che la cente capisca quanto è facile infierire su un’artista femminile o in generale su una donna nella nostra industria. Come se fosse sbagliato volere amore, volere soldi, volere successo”.
“Alle donne non è permesso volere quelle cose, mentre agli uomini sì”. Taylor infine chiude l’intervista con un consiglio alle giovani donne che potrebbero trovarsi nella stessa situazione: “Non lasciare che niente ti fermi dal fare arte. Continua a fare le tue cose. Non ti impigliare in questa cosa così che ti fermi dal creare arte o, se ne hai bisogno, fai arte parlando di questo. Ma non ti fermare mai”.