Sergio Volpini: “Il soprannome Ottusangolo mi perseguita ancora”. Ne ha parlato in un meeting all’Università Cattolica di Milano
Sergio Volpini, concorrente storico del “Grande Fratello” è da noi ricordato con il soprannome “Ottusangolo”. Il soprannome, affibbiato, durante la prima edizione del reality show di Canale 5 dalla Gialappa’s Band di Mai Dire Grande Fratello, lo perseguita ancora oggi. Durante una recente lezione tenutasi all’Università Cattolica di Milano, organizzata in occasione dei vent’anni del format Big Brother che esordì nei Paesi Bassi, Sergio ha spiegato: “Avevo la presunzione del giovane 25enne. Prima di entrare nella Casa, avevo studiato a menadito il format olandese, che ancora nessuno conosceva bene: credevo di aver capito come funzionasse il Grande Fratello, invece sapete com’è andata a finire? Tutto quello che pensavo di aver fatto di interessante, non è mai andato in onda”.
Sergio Volpini ha poi rivelato: “Subito dopo l’eliminazione, arrivo in studio e Daria Bignardi mi fa vedere un filmato: c’ero io, commentato dalla Gialappa’s Band. Rimango a bocca aperta e dico: “Wow, sono protagonista del programma che più mi piace. Passano pochi istanti e capisco di essere diventato per tutta Italia, l’Ottusangolo. Non ero più Sergio Volpini. Ero diventato l’Ottusangolo o Sergio del Grande Fratello. Da quel momento, per un po’ di anni, ho dovuto cavalcare quei difetti che la Gialappa’s mi aveva trovato. Ho dovuto accettare il fatto di dare al pubblico solo l’Ottusangolo, perché per il resto non c’era interesse”.
Dopo un periodo all’estero, Sergio Volpini è tornato in Italia ma non è cambiato nulla: “Le ho provate tutte per farmi dimenticare come Ottusangolo. Nel 2010 me ne sono andato a lavorare all’estero, era l’unica chance per tornare a essere uno sconosciuto. Ma dopo dieci anni sono rientrato in Italia e vedo che è rimasto tutto uguale. Sono destinato a morire Ottusangolo, non c’è niente da fare”.