Nora Amile ha raccontato di essere stata vittima di un padre violento. Ospite a “Storie Italiane” ha dichiarato: “Mi ha salvata la fede”
Nora Amile ha raccontato di essere stata vittima di un padre violento. Ospite a “Storie Italiane” ha dichiarato: “Mi ha salvata la fede”. Nora Amile, ospite di ‘Storie italiane’ di Eleonora Daniele su Rai1, oggi, giovedì 31 ottobre 2019, ha raccontato di aver subito violenze dal padre durante l’infanzia. A distanza di anni, l’ex protagonista de ‘La Pupa e il Secchione’ ha trovato il coraggio di parlare di questa tematica assai delicata.
A #storieitaliane la storia di @noraamile “ho sofferto di depressione e tentato il suicidio” @eleonoradaniele @RaiPlay pic.twitter.com/q4qFNfvzXJ
— Storie Italiane (@storie_italiane) October 31, 2019
Nora Amile ha così dichiarato presa dalla commozione: “Molto probabilmente c’è stata una crescita spirituale e forse, oggi, ho finalmente il coraggio di parlarne. Sono la testimonianza di qualcosa di reale. La violenza c’è in mezzo a noi. Volevo mandare un messaggio a tutte le donne e bambine che hanno sofferto come me”. Nora Amile ha raccontato in maniera dettagliata come sono andate le cose: “Mio padre è nordafricano del Marocco, musulmano. Mia mamma siciliana. A 15 anni, dopo essere uscita incinta, fanno la ‘fuitina’ e scappano a Parma. Mio padre non si fidava di mia mamma. Io sono nata in casa da mia nonna. Lei non poteva vedere un ginecologo. Essendo la sua prima figlia femmina avevo lo stesso destino. Lui voleva un figlio maschio. Mi ha sputato in faccia e se ne è andato per un anno appena sono nata”.
Nora Amile ha cercato di difendere la madre dai continui maltrattamenti del papà: “All’inizio lo odiavo. In Marocco, era un imprenditore, aveva due mogli. Lui era abituato ad essere educato con la violenza, con le botte. Lui faceva questo su di noi perché l’ha vissuto sulla sua pelle. Abbiamo sempre difeso la nostra mamma. Abbiamo visto delle scene atroci”. Nora Amile ha così deciso di chiudere i rapporti con la famiglia d’origine: “Volevo buttarmi giù. Poi, c’è stata una voce: “Abbi la forza di cambiare la tua vita”. Avevo 11 anni, volevo che mi allontanassero da lui perché non stavo più bene con loro, non volevo sporgere denuncia. Ho tentato di portare via mia mamma. All’inizio voleva farsi aiutare. Poi, succube di lui, gli ha raccontato tutto. Mi ha aspettato fuori dall’istituto con un coltello perché voleva ammazzarmi. Mi ha salvato la mia fede”.