Milly Carlucci, dopo la morte di suo padre avvenuta meno di un mese fa, ha deciso di rompere il silenzio e ha rilasciato una toccante intervista al settimanale Chi, in cui ha spiegato come sta vivendo questo difficilissimo periodo. La conduttrice di Ballando con le Stelle ha rivelato: “Nel giro di tre anni ho perso due figure molto importanti nella mia vita: i miei genitori. Razionalmente penso che sia il ciclo della vita, però confesso che sto soffrendo davvero tanto”.
Milly Carlucci confessa a Chi la sua malattia
Milly Carlucci ha anche confessato di essere affetta da una patologia rarissima e per la quale non esiste cura, un difetto della produzione di emoglobina che comporta una fotosensibilità cutanea estrema che le provoca effetti collaterali come dolori e macchie sulla pelle. La conduttrice ha spiegato: “Nel periodo che va da maggio a settembre devo evitare il sole, per questo indosso cappelli a falde larghe e occhiali da sole molto scuri. Devo tenere, nonostante il caldo, maglie a maniche lunghe e pantaloni di cotone. Questo abbigliamento sia che vada al mare, sia per la montagna. I raggi del sole sono molto nocivi. Quando sono in città devo stare costantemente con la protezione solare, altrimenti non potrei uscire di casa”.
Il ritorno a Ballando con le Stelle a marzo
Il lavoro, però, rappresenta per Milly Carlucci un toccasana ed è già pronta a tornare al timone di Ballando con le Stelle: “Stiamo per tornare con la quattordicesima edizione di Ballando con le stelle. Comincerà ufficialmente il 9 marzo in prima serata. Questo è un programma paragonabile a un’onda inarrestabile. Nonostante stia provando immenso dolore per le mie vicende personali, trovo ancora grande entusiasmo perché è una trasmissione creativa”. A chi la accusa di essere fredda ed estremamente razionale, Milly Carlucci risponde così: “Io nel programma sono conduttrice ma anche direttore artistico e non posso permettermi cali di tensione o arrabbiarmi. Il mio compito è di cercare di tenere tutti uniti nei momenti di difficoltà. C’è anche da dire che se sono le donne ad alzar la voce passano per isteriche, lo fanno gli uomini e risultano autoritari. insomma è una bella fatica”.