La Bertè soffre ancora: “Continuo a pensare a mia sorella”
Intervista.
La Bertè soffre ancora: “Continuo a pensare a mia sorella”. Intervistata da Silvia Toffanin durante la trasmissione Mediaset “Verissimo”, la cantante ha ricordato Mia Martini.
Dopo 24 anni la scomparsa della sorella rimane viva e dolorosa per la cantante calabrese, dunque.
Dolore ancora aperto.
Ecco le sue parole.
“Provo una sofferenza continua, mi sento in colpa. Se le fossi stata più vicino magari le cose sarebbero potute andare diversamente. Non mi perdono di non aver usato il telefonino che lei mi aveva dato perché restassimo in contatto”.
“Con Mimì è morta una parte di me. Quando sono sul palco la sento dentro e dò tutto, anche se sono terrorizzata e ho gli attacchi di panico prima di uscire. Non respiro, ma penso a lei e poi esco. Dopo aver finito il concerto però, mi sento una persona migliore, sento di aver dato più di quello che potevo. Penso che Mimì oggi sarebbe orgogliosa di me”.
“Ho lasciato la scuola l’ultimo anno perché è successa una disgrazia: mia sorella Mimì è stata arrestata per uno spinello che gli avevano messo in tasca. Ha fatto due anni in carcere. Quando è stata liberata, prima del processo, l’abbiamo nascosta in una soffitta per un anno”.
“La sogno che vuole una sigaretta. Per questo ogni anno, per il suo compleanno, metto due sigarette davanti a una foto che ci ritrae insieme e le dico ‘questa è la tua sigaretta per quest’anno!’ Mi manca da morire”.