In questi giorni HBO ha reso nota la data in cui andrà in onda il capitolo conclusivo dell’epica saga di Game of Thrones, ovvero il Trono di Spade in Italia previsto per il prossimo Aprile 2019. Sicuramente una buona notizia per tutti coloro che hanno seguito le puntate della serie televisiva e stanno aspettando la conclusione delle avventure dei loro beniamini. Meno buone sono invece le news per chi invece ha letto tutti i libri omonimi della serie, dai cui è stata tratta l’originale sceneggiatura dei telefilm.
George R. R. Martin, l’autore dei libri in crisi
Il primo libro di Game of Thrones è stato pubblicato nel lontano 1996. In generale, i lettori più sfegatati sono per così dire da sempre stati abituati alle ” lungaggini ” dell’autore. Tra un libro e l’altro, infatti , l’affermato scrittore ha sempre fatto passare un lunghissimo lasso di tempo. Ogni tomo però di tutte le copie dei romanzi era ricchissimo di pagine e di eventi. L’ultimo libro della saga era intitolato “La danza dei draghi “ed era composto da più di mille pagine. Questo ultimo capolavoro è uscito però nel 2011, e a ben sette anni di distanza e c’è chi comincia a chiedersi che fine abbia fatto la continuazione delle mirabili disavventure dei personaggi.
La pressione dovuta alla serie Tv
Di recente in un’intervista concessa dall’autore al quotidiano The Guardian , George R.R Martin ha ammesso di subire fortemente la pressione generata dal grande successo ottenuto dalle puntate trasmesse in tv. La prossima fatica in uscita dell’artista dovrebbe essere però “The winds of Winter” . Questo ultimo capitolo promette di essere però il più complesso di tutti, ha ribadito il famoso saggista che nel frattempo sta redigendo anche un altro capolavoro che parlerà della vita dei Targaryen “Fire and Blood”. Molti fan si domandano se il letterato farà coincidere le storie trasmesse in tv nei suoi libri, oppure se sceglierà un seguito diverso per la sorte dei suoi paladini. Tutti sanno che ad un certo punto le vicende televisive sono andate ben oltre i libri e in molti hanno apprezzato un cambio di tono. Per saperlo occorrerà aspettare l’uscita di “The Winds of winter “che per adesso non sembra imminente.