Fognini a Verissimo: “Io e Flavia aspettiamo una femminuccia!”

Fabio Fognini
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Fognini a Verissimo: “Io e Flavia aspettiamo una femminuccia!”

In esclusiva a Verissimo, il tennista Fabio Fognini parla della seconda gravidanza della moglie Flavia Pennetta.

Si esprime sul nome della piccola: “Non abbiamo ancora deciso il nome ma sicuramente inizierà con la F, come tutti noi in famiglia. È un obbligo, se no mio papà si arrabbia. Speriamo che vada tutto bene, questa è la cosa più importante”.

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Fabio parla anche dell’attività tennistica dopo essere uscito dai dieci: “Mi è dispiaciuto, mi sono tirato la mazza sui piedi da solo.

È stato merito mio entrarci e demerito mio uscirci. Ho sbagliato alcuni tornei importanti che non avrei dovuto sbagliare.

Però, adesso, nella top 10 c’è Matteo Berrettini e nella top 100 ci sono tanti italiani: questa è una bellissima cosa”.

Spazio a Verissimo anche della seconda gravidanza della moglie: “Non abbiamo ancora deciso il nome ma sicuramente inizierà con la F, come tutti noi in famiglia. È un obbligo, se no mio papà si arrabbia. Speriamo che vada tutto bene, questa è la cosa più importante”.

Nell’intervisya a Verissimo con Silvia Toffanin si parla anche del carattere particolare del tennista, un pò fumantino, che a volte lo ha frenato.

Fognini a Verissimo: “Io e Flavia aspettiamo una femminuccia!”

“Negli anni questa cosa mi ha penalizzato parecchio, però mi ha portato anche a raggiungere risultati che nessuno si sarebbe mai aspettato Ogni tanto perdo le staffe ma fuori dal campo sono molto tranquillo. Non so – aggiunge – cosa mi succeda in quei momenti. Sento rabbia, sento un fuoco dentro e per pochi secondi non ragiono più e perdo completamente la testa. Sono cose che non si dovrebbero fare”.

Fognini parla anche del figlio Federico: “Deve fare quello che vuole, lo sport che desidera, ma nel tennis si soffre troppo perché è molto emotivo. Poi, sei sempre solo. C’è lo staff, c’è il coach, ma di fatto sei solo e lontano dagli amici e dalla famiglia. È uno sport bellissimo e difficilissimo e bisogna fare tanti sacrifici. Deciderà lui ma io da papà la racchetta dalla mano gliela vorrei togliere”.