Emma Marrone: “Ho avuto un gran c…o”

Emma Marrone: “Ci sono ragazze che hanno combattuto il triplo di me e sono sottoterra. La malattia mi ha cambiato in meglio, sono più dolce”

Emma Marrone, una delle cantanti più apprezzate del panorama italiano, eplosa con la vittoria di “Amici” ormai oltre 10 anni fa, si è raccontata a “F”.

La salentina ha parlato della sua malattia, un tumore alle ovaie, che l’ha cambiata. “Ho un gran cu*o, ci sono ragazzine che hanno combattuto il triplo di me e adesso sono sottoterra. Ho un gran cu*o perché dopo un mese ero già a presentare il mio disco. Mentre ci sono ragazzine che hanno combattuto il triplo di me e adesso sono sottoterra”, ha detto Emma Marrone.

La cantante, poi, ha spiegato come ha affrontato il male che era tornato 10 anni dopo. “Non ero nuova al problema, ma quando ti succede, sei sempre impreparata. Ti chiedi: perché proprio a me? Poi però ho pensato ai bambini di 8 mesi negli ospedali”.

Emma Marrone, poi, ha rivelato come la malattia l’abbia cambiata, e non in peggio. ”Invece di incattivirmi, credo che la malattia mi abbia reso più dolce. Tutte le mattine mi sveglio con il buonumore, sono diventata ancora più sensibile. La malattia mi ha cambiato, in meglio”.

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“Quando l’ho scoperto la prima volta – ha spiegato la Marrone – ero solo una ragazzina. L’unica cosa che mi è rimasta era una grande paura, che mi sono trascinata fino a oggi. Non significa che oggi non ho paura: quella ce l’avrò sempre. Ma la combatto con la voglia di vivere”.

Ma Emma Marrone è pronta a mettere su famiglia? Ecco la sua risposta. “Non lo so. Credo però che una donna sia donna anche senza bisogno di procreare. Ci sono tanti modi di essere madre, io sono materna quando mi accollo gli amici a mangiare e preparo per tutti. Poi magari domani scappo in America con uno, mi sposo a Las Vegas e torno con tre figli adottati. Tutto può succedere”.

Emma Marrone ha poi parlato della madre. “E’ bastato guardarci. Per la prima volta ho visto mia mamma piccola, veramente piccola.  Quello che le ho detto, con lo sguardo, è stato: ‘Basta, smettila, non può dipendere tutto da te. Una mamma non vuole vedere sua figlia in quelle condizioni in un ospedale, lo capisco e lo accetto, ma non puoi pensare che sia colpa tua. Mi hai dato la vita… mica hai messo al mondo una figlia rotta’”.