Daniele Bossari: “Ho pensato al suicidio”

Daniele Bossari
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Daniele Bossari: “Sei tu che decidi di salvarti, deve scattare qualcosa dentro. Ho ricevuto l’aiuto delle prsone care, di Filippa e di uno psicologo”

Daniele Bossari doman sarà ospite di “Verissimo”, nel salotto di Silvia Toffanin. Il conduttore presenterà il suo libro “La faccia nascosta della luce” uscito lo scorso 26 novembre. Nel suo libro ha raccontato del periodo di forte depressione che ha vissuto, fino a pensare al suicidio.

Ed il suo racconto lascia sbigottita la stessa conduttrice. Ecco un’anticipazione.

“Non trovavo una soluzione ai miei problemi e ho cominciato a pensare di eliminarmi, mi sembrava la cosa meno dolorosa per tuttiUna sera – ha detto Daniele Bossari – ero a casa da solo, pioveva molto e ricordo di essere uscito perché era scattato l’allarme. Di fronte a casa c’era un cantiere aperto, così, in uno stato di totale confusione, ho deciso di scavalcare la recinzione. Mi sono arrampicato e mi sono ritrovato in bilico su una trave a 10 metri di altezza. Lì ho capito che l’ipotesi della morte stava per diventare reale”.

“Dopo essere scivolato sulla trave sono tornato a casa e lì c’è stato il risveglio. Mi sono guardato allo specchio e ho sentito un urlo fortissimo uscire dalla mia anima che mi ha fatto scattare qualcosa. Da quel momento – ha poi proseguito Dsniele Bossari – c’è stata la ricostruzione della mia vita fino ad arrivare a oggi. Dopo c’è stato l’aiuto prezioso delle persone care, di Filippa, della mia famiglia e anche di uno psicologo. Ma se non scatta qualcosa dentro di te non c’è scampo, sei tu che decidi di salvarti”.

Daniele Bossari, poi, ha voluto chiedere a Silvia Toffanin per il periodo tra il 2011 ed il 2013 in cui lui era l’inviato di Verissimo ma, al contempo, aveva già problemi depressivi. “Quando stavo qui ero già caduto nel baratro e avevo già i miei fantasmi. Non stavo bene e ti devo chiedere scusa Silvia. Facevo molta fatica e sprecavo moltissime energie per mantenere una facciata decente: la sera arrivavo a casa distrutto”.

Giovanni Spinazzola