Cesare Cremonini ed il bellissimo gesto per Bologna

Cesare Cremonini ed il bellissimo gesto per Bologna. La sua famosissima canzone ‘Nessuno vuole essere Robin’ illumina la città natia

Cesare Cremonini ed il bellissimo gesto per Bologna. La sua canzone ‘Nessuno vuole essere Robin’ illumina la città natia. L’altro ieri, giorno 30 novembre, si è tenuto un grande evento. In via D’Azeglio, Cesare Cremonini ha acceso le luminarie che quest’anno sono composte dal testo della sua canzone ‘Nessuno vuole essere Robin’. Per il cantante, e la popolazione intera, è stato un momento davvero emozionante. Cremonini, per la sua città, ha usato solo parole affettuose definendola generosa ed accogliente e che, di certo, non ha bisogno di eroi. Cesare Cremonini ha voluto ringraziare tutti via social confessando anche di aver avuto delle difficoltà nel trovare le parole giuste per farlo. È proprio vero che a volte avvengono fatti così belli, così tanto emozionanti che risultano indescrivibili. Le persone che si sono strette intorno a lui, ieri, erano davvero tante. Un abbraccio grandioso e caloroso che ha letteralmente commosso Cesare.

Cesare Cremonini ha elogiato la sua città. “È difficile anche per me trovare le parole per ringraziarvi”. “Ho visto e abbracciato migliaia di persone provenienti da tutta Italia per omaggiare non me e la mia canzone, sia chiaro, ma l’idea migliore che tutti abbiamo di Bologna, a cui appartengo come tutti i suoi cittadini. La città in cui non si perde neanche un bambino, che solo a pronunciarla la gente del mondo sorride, perché il suono del suo nome ti fa venire in mente solo cose belle, o belle persone”. Chi viene in mente a cesare Cremonini camminando per le vie della sua città? Un altro amatissimo artista bologneseLucio Dalla. “Lucio vestito di bianco sotto ai portici con un bastone e dietro a lui tutti gli altri, a vedere dove va. Come in una sua vecchia bellissima canzone: ‘Lucio dove vai?’. Vai sui colli a guardare il tramonto stasera? O vai in chiesa a parlare con i quadri?”, ha scritto ancora Cesare Cremonini.